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Marialuisa Cutilli / Ricette

Riso baldo integrale biologico con broccoli e carote

Ogni incontro con gli artigiani termina sempre su questo blog con una ricetta che generalmente è collegata al loro territorio di appartenenza.
Anche il racconto di Mari si conclude con la ricetta di un piatto al quale lei si sente molto legata; in questo caso però non si tratta di un piatto tipico della sua regione di origine o del territorio dove oggi vive. Quella che Mari mi racconta è piuttosto una filosofia di vita, la preparazione di un alimento che ha accompagnato quella che lei chiama “la mia rinascita” e che insieme alla meditazione ha concorso al cambiamento della sua vita.
“Quando ho iniziato a conoscere la macrobiotica – racconta Mari – avevo 28 anni e per un mese intero ho cucinato questo piatto tutti i giorni; per me quello era un periodo molto difficile ma grazie a questo alimento il mio umore si è riequilibrato”
Fondamentale per Mari è stato leggere il libro di Naboru Muramoto “Il medico di se stesso. Manuale pratico di disciplina orientale” e scoprire come la salute sia soltanto una questione di equilibrio tra i principi Yang (luminoso e caldo) e Yin (buio e freddo).

yin e yang

La cucina Macrobiotica

La cucina macrobiotica (dal greco makros e bios, significa “grande vita/lunga vita/vita piena”) collega il cibo all’umore. Attraverso il cibo si può perciò raggiungere il benessere fisico e psichico.
Gli alimenti sono distinti in acidi-Yin (latte e derivati, frutta, tè, spezie, insalata) e alcalini-Yang (sale, carne, pesce, pollo, uova, verdure sotto forma di radici e bulbi).
La scelta dei cibi viene fatta dunque per ottenere una compensazione fra yin e yang nell’associazione di questi alimenti.
Alcuni cibi sono considerati naturalmente bilanciati (cereali, legumi e semi oleosi). Il riso fra questi è il cibo equilibrato per eccellenza, non è né yin né yang, pertanto nutre offrendo equilibrio.
Nella dieta macrobiotica sono banditi i cibi sofisticati preferendo alimenti di produzione naturale; niente zucchero e dolci, ma frutta a volontà. Vanno bene gli ortaggi ma esclude i pomodori, le patate e le melanzane. La macrobiotica preferisce il pesce alla carne, limita il latte e suoi derivati, le spezie, il sale di terra e toglie il caffè. E’ fondamentale mangiare con una lunga masticazione per garantire la digestione e appagare il gusto.

La preparazione del riso

La preparazione del pasto, è per Mari un rito da vivere con presenza mentale.

“Questa ricetta – mi dice Mari – rappresenta per me l’equilibrio, la presenza e la concentrazione, cioè la viva relazione con me stessa. Spesso mentre facciamo una cosa in realtà ne pensiamo altre tremila o siamo già proiettati con ansia al prossimo impegno che abbiamo, non viviamo perciò concentrati nel momento presente. Questa ricetta ci porta a uno stato di presenza mentale, cioè a concentrarci sui singoli movimenti che facciamo. Mentre versiamo il riso nella tazza e poi nella pentola accogliamo le sensazioni che proviamo sulle mani, osserviamo il riso che scende e percepiamo la quantità di riso di cui oggi abbiamo bisogno. E’ tutto un sentire e un relazionarci con la materia; è un continuo stare presenti nel momento. Prestiamo dunque una vigile attenzione a noi stessi, a cosa sta succedendo quando facciamo queste semplici operazioni: sentiamo perfettamente la mano che tocca il riso, la mano che lo lava, la mano che lo scola, con la consapevolezza di tutte le sensazioni che questi nostri movimenti ci generano. Ci renderemo conto di sgombrare la mente, di essere attenti, presenti e concentrati, di essere insomma qui e ora. Questo è un principio fondamentale della meditazione e la preparazione di questo riso biologico è quindi una sorta di meditazione”

Ingredienti:
Riso baldo integrale biologico (1 tazza per 2 tazze di acqua)
broccoli, carote, olio, curry, zenzero, salsa Tamari strong

Riempire una tazza di Riso integrale biologico baldo.
Questo tipo di riso poco conosciuto è caratterizzato da un chicco lungo e semi affusolato.
Nella sua versione integrale, è particolarmente ricco di fibre, sali minerali e vitamine.

riso baldo integrale biologico

Sciacquare il riso più volte sotto l’acqua sciogliendo i grumi che talvolta si formano.
Mari descrive il lavaggio “come una carezza”, insiste sul rispetto per la materia e mi racconta che nel lavare il riso medita con riconoscenza verso la Madre Terra e le persone che lo hanno coltivato sotto il sole, con dedizione, immersi nell’acqua.
Poi scola il riso, raccoglie ogni chicco e lo versa in una pentola di acciaio. Per ogni tazza di riso aggiunge due tazze di acqua naturale. Copre la pentola e lo cuoce a fuoco basso per 45 minuti senza toccarlo. Mari dice : “Non lo disturbo, gli lascio il tempo di fare il suo processo.”
Dopo 45 minuti l’acqua si è asciugata, si formano sulla superficie tanti buchini profondi che indicano che il riso è pronto.
Durante il tempo di cottura del riso Mari mette a rosolare in una padella con poco olio i broccoli e le carote tagliati a tocchetti; aggiunge un goccio d’acqua, il curry e lo zenzero. Se tagliate in piccoli pezzi le verdure sono pronte in 10/15 minuti.

“Anche per il taglio delle verdure – dice Mari – seguo lo stesso principio del lavaggio del riso. Sono concentrata e attenta a quello che succede a me e alle verdure mentre le taglio, è dunque sempre una meditazione e questi momenti hanno per me un valore inestimabile.”

Tre minuti prima di arrivare a fine cottura Mari aggiunge la salsa Tamari strong che dà alle verdure un aroma speciale, le unisce al riso mischiando bene e il piatto è pronto.

Lavare i piatti per lavare i piatti

…Quando si lavano i piatti bisognerebbe soltanto lavare i piatti; il che significa che mentre si lavano i piatti bisognerebbe essere pienamente consapevoli di stare lavando i piatti.
A prima vista può sembrare un po’ sciocco: perché insistere tanto su una cosa così banale? Ma è proprio questo il punto. Il fatto di essere qui a lavare queste scodelle è una meravigliosa realtà. Sono pienamente me stesso, seguo il mio respiro, conscio della mia presenza e conscio dei miei pensieri e delle mie azioni. Nulla può sballottarmi qua e là a suo piacere come una bottiglia in balia delle onde.

La tazza nelle mani

… Di solito lavo i piatti dopo il pasto serale, prima di sedermi a bere una tazza di tè in compagnia. Una sera, Jim mi chiese se poteva lavarli lui. Gli dissi: “Fai pure, ma se lavi i piatti devi sapere come si fa”. E lui: “Ma dai, ti pare che non so lavare i piatti?”. Risposi: “Ci sono due modi di lavare i piatti. Il primo è lavare i piatti per avere piatti puliti, il secondo è lavare i piatti per lavare i piatti”. Jim mi sorrise e disse: “Scelgo il secondo: lavare i piatti per lavare i piatti”. E da allora Jim sa come si lavano i piatti. Gli passai le consegne per un’intera settimana.
Se mentre laviamo i piatti pensiamo solo alla tazza di tè che ci aspetta e ci affrettiamo a toglierli di mezzo come se fossero una seccatura, non stiamo ‘lavando i piatti per lavare i piatti’. Direi di più, in quel momento non siamo vivi.
Questo perché, mentre siamo davanti al lavandino, siamo assolutamente incapaci di accorgerci del miracolo della vita.
Se non sappiamo lavare i piatti, è probabile che non riusciremo nemmeno a bere la nostra tazza di tè. Mentre beviamo il tè, non faremo che pensare ad altre cose, accorgendoci a stento della tazza che teniamo fra le mani. Così ci facciamo risucchiare dal futuro, incapaci di vivere veramente un solo minuto della nostra vita.

Il miracolo della presenza mentale – Thich Nhat Hanh