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Firenze / Paola Cipriani / Tessuti & Filati

I tessuti preziosi di Paola Cipriani – 4 parte

Le storie di San Giuseppe

Paola ricorda con piacere il periodo della sua formazione presso il laboratorio della Dott.ssa Molin Pradel che si occupo’ del restauro di alcuni arazzi facenti parte della serie Le storie di San Giuseppe. Si tratta di una delle maggiori opere di arazzeria fatte in Italia durante il Rinascimento. Venti magnifici arazzi voluti da Cosimo I de’ Medici che fondò per questo scopo una manifattura che fu fra le prime istituite in Italia.

«Le ho a dire che ho condotto qua molti maestri in tal arte con assai lavoranti e con tutto l’ordine del lavorare le tappezzerie. Et di già ho fatto rivare di molte telaia per far dare principio a simili lavori et spero che in breve tempo si habbi a lavorare di tal sorte che non sarà più necessario alli sudditi di questo stato e talli circumvicinij ancora di venirsi a fornire in Friandra di tappezzerie.»

Cosimo I de Medici – lettera al cognato Don Francesco di Toledo


La serie fu realizzata tra il 1546 e il 1553 su disegno di tre fra i maggiori artisti dell’epoca, Agnolo Bronzino, Jacopo Pontormo e Francesco Salviati.
Il significato allegorico del tema vuole tracciare un parallelismo tra la vita del patriarca Giuseppe e le vicende politiche di Cosimo I e della famiglia Medici che come Giuseppe conobbero il tradimento e l’esilio, per poi riconquistare quanto perduto dimostrando intelligenza, forza e magnanimità.
Nel 1882 i Savoia trasferirono metà dell’opera, dieci arazzi, a Roma come parte del patrimonio reale. Giunsero al Palazzo del Quirinale per poi passare in dotazione alla Presidenza della Repubblica. Gli altri dieci restarono a Firenze.
In occasione di Expo2015 è stata organizzata la mostra itinerante “Il Principe dei Sogni. Giuseppe negli arazzi medicei di Pontormo e Bronzino” che ha permesso di vedere le opere finalmente riunite.
A Firenze l’esposizione è stata allestita nella Sala dei Duecento, l’antica aula consiliare della citta’, riproponendo l’allestimento dei tempi di Cosimo I, progettato allo scopo di stupire gli ospiti di Corte.


Allestimento della mostra in Palazzo Vecchio

Grazie ad un accordo tra il Segretariato generale della Presidenza della Repubblica, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e il Comune di Firenze, i venti arazzi sono esposti ancora oggi a rotazione (quattro alla volta) nella Sala dei Duecento di Palazzo Vecchio e fanno parte del percorso museale nei giorni in cui la Sala non ospita le sedute consiliari.

Trame d’arte di Paola Cipriani

I restauri si svolgevano con contratti a tempo che non garantivano continuità di lavoro. Paola pensa perciò di mettere a frutto l’esperienza acquisita creando qualcosa di nuovo.

“Aver lavorato su tessuti, disegni e colori così belli – racconta – mi ha dato lo stimolo a creare qualcosa di mio, utilizzando parti di vari tessuti che potevo trovare in mercati dell’antiquariato in Italia o in Francia, per riadattarli e creare paralumi, cuscini o altri complementi di arredo. Ho avuto la fortuna di essere fortemente supportata e incoraggiata da mio marito che mi ha accompagnato con entusiasmo nella ricerca di questi materiali.”

Poi ho avuto un’altra idea, riprodurre i disegni e i motivi classici, gli stemmi delle famiglie e altri decori, su tessuti “moderni.

Il disegno viene rielaborato da me e messo su telai, poi lo stampo in oro sul velluto o altri tessuti di pregio. Nel tempo mi sono resa completamente autonoma in tutte le fasi della produzione e questa libertà di organizzare e programmare il mio lavoro mi ha dato grandi soddisfazioni”

Per i disegni Paola si ispira anche a motivi decorativi che si possono trovare sulle facciate dei palazzi storici di Firenze, qualsiasi fregio la colpisse nelle sue passeggiate per le vie del centro poteva essere “catturato” e riprodotto

“Vivere a Firenze – continua Paola – è stata per me una grande fortuna, l’arte è ovunque, basta passeggiare, alzare lo sguardo ai sottotetti per accorgersi che si respira arte e bellezza.”

Lungarni

Durante una cena a base di piatti medicei in una Villa sulle colline fiorentine, Paola Cipriani entra in contatto con persone legate ai bookshops dei musei; i suoi prodotti con decorazioni ispirate a quelle che si possono vedere sugli abiti delle dame nei quadri del Rinascimento vengono esaminati da una commissione che li trova idonei ad essere inseriti per la vendita in Palazzo Pitti, agli Uffizi e al Bargello; grande soddisfazione dunque anche per Piccole Armonie poter ospitare nel nostro negozio pezzi che si possono trovare in cornici di così alto livello.

Il cortile interno del Bargello e la Galleria degli Uffizi