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Impruneta / Sergio Ricceri / Terracotta

La Terracotta di Impruneta

La strada che da Firenze sale a Impruneta passando da Poggio Imperiale è stretta e tortuosa.
Circa undici chilometri di percorso si snodano fra estese olivete, ville storiche e piccole aziende che offrono la possibilità di degustare l’olio e il vino di loro produzione.

Il nome di Impruneta è oggi collegato principalmente alla produzione del cotto. Le sue origini risalgono all’epoca etrusca; successivamente, grazie alla posizione geografica e alla vicinanza a Firenze, Impruneta divenne agglomerato romano.
Notevoli sono il santuario mariano e la Piazza Buondelmonti coi loggiati del cinquecento che ancora oggi fanno da sfondo alle feste e alla fiera del paese.

Primi passi nel mondo dell’artigianato:
la Fornace di Sergio Ricceri

Quando da Firenze la mia famiglia si trasferì in campagna, la nostra nuova casa era proprio nei dintorni di Impruneta e visitare le botteghe del cotto mi divento’ presto familiare.
Lavorare la ceramica era un mio sogno fin da bambina, sogno che pero’ ho dovuto rimandare fino al 1990 quando conobbi la fornace di Sergio Ricceri. Sotto la sua guida ho potuto imparare alcune tecniche di lavorazione, ma soprattutto ho potuto osservare e apprendere tutte le fasi di produzione di un oggetto.
Tutto mi affascinava, la creazione di un modello, la realizzazione delle forme in gesso, il tornio, gli smalti, le patine a freddo… Nella fornace Ricceri tutto veniva pensato e disegnato con cura. Le forme etrusche e romane erano riprese dai libri studiando le proporzioni con precisione maniacale.
Sergio mi ha insegnato la pazienza, la cura dedicata ad ogni pezzo, dal più piccolo e semplice al più importante e costoso.

Sergio Ricceri nel suo laboratorio

Ho visto nascere e svilupparsi bellissime idee che poi sono state riprese e copiate da altri con suo grande disappunto. Le cassette per la posta su modello delle Regie Poste, le fontane Feng Shui, le meridiane perfettamente funzionanti, calcolate in base all’inclinazione della parete della casa del committente… Ogni nuovo progetto era una sfida appassionante e il tempo in bottega correva velocissimo con mille cose da produrre, rifinire, essiccare, cuocere, patinare. Così da allieva sono diventata collaboratrice e per vari anni abbiamo lavorato insieme.

Esigenze familiari hanno poi fatto deviare il mio percorso ma l’amicizia con Sergio e con la sua famiglia è rimasta negli anni e quando con Cristina abbiamo aperto Piccole Armonie avevo sempre ben presente la mia formazione e la passione che mi era stata trasmessa, perciò Sergio Ricceri non poteva che essere fra i primi artigiani presenti nel nostro spazio Handmade in Italy.