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Montespertoli / Resina / Riccardo Marzi

La resina di Riccardo Marzi – 1 parte

Montespertoli

Per visitare il laboratorio della famiglia Marzi ci spostiamo nella campagna di Montespertoli. Siamo nel cuore della Toscana, tra le colline del Chianti, più precisamente in quel tratto di strada che da Montespertoli raggiunge Empoli, circa quaranta chilometri a sud ovest di Firenze.
In mezzo a questi paesaggi spettacolari gli spunti e le ispirazioni che la natura può offrire sono molteplici;
spighe di grano, fiori di varie specie, foglie, peperoncini, spezie, ma anche sassi di fiume. Un tripudio di colori e infinite sfumature che si possono apprezzare lungo tutto il percorso. Serie di curve si alternano a tratti rettilinei, in un sali e scendi fra colline, oliveti, vigneti e casali.

Montespertoli

“…colline di Toscana, coi loro celebri poderi, le ville, i paesi che sono quasi città, nella più commovente campagna che esista”

Fernand Braudel “Civilta’ e imperi del Mediterraneo nell’età di Filippo II” 1965

La zona di Montespertoli è particolarmente legata al vino, si trova infatti in pieno territorio del Chianti Classico.
Ogni anno fra fine maggio e giugno dedica una settimana al vino con la “Mostra del Chianti”, ma è conosciuta anche per i tartufi e per la produzione di vetro e terracotta.
Noi oggi siamo venute a Montespertoli per parlare di resina con la famiglia Marzi.

Andrea, Riccardo ed Elena Marzi

Riccardo Marzi da Piccole Armonie Country

Il nostro primo incontro con l’azienda Marzi è stato alla fiera di Milano “Homi” nel gennaio 2015.
Visitammo quell’edizione della fiera col preciso intento di contattare aziende artigianali toscane in vista dell’ampliamento del nostro negozio nella primavera successiva.
Avevamo ben in mente la nostra idea, creare uno spazio dedicato agli artigiani del nostro territorio, e ci piaceva raccontarla alle aziende che ci sembravano più interessanti per coinvolgerle nel nostro progetto.
Lo stand della Riccardo Marzi era molto luminoso e tutti quei colori, le trasparenze e le forme degli oggetti esposti, ci colpirono subito.
Parlando con Andrea Marzi poi, si creò immediatamente quella sintonia che ci fece sentire di essere sulla strada giusta.
L’idea di poter proporre ai nostri clienti qualcosa di assolutamente originale, prodotto nel Chianti completamente a mano, era esattamente quello che stavamo cercando.
Immaginammo che una lavorazione così particolare avrebbe incuriosito anche per il processo necessario a realizzarla, così pensammo di esporre anche una serie di foto che mostrassero le diverse fasi di produzione di un oggetto.
Questa idea l’abbiamo poi estesa anche agli altri corners degli artigiani del nostro spazio Handmade in Italy e abbiamo visto che piace molto a chi visita il nostro negozio vedere in foto tutte quelle mani che lavorano i più svariati materiali. E’ come se la nostra narrazione trovasse conferma nelle immagini esposte; da Piccole Armonie Handmade in Italy infatti ogni oggetto è realizzato a mano e pertanto è unico, può essere simile ma non è mai perfettamente identico ad un altro.

Dalla formazione artistica all’idea della resina

Elena Marzi mi racconta la storia di suo padre Riccardo; insieme al fratello Andrea, Elena gestisce l’azienda avvalendosi della collaborazione di sette operai (cinque ragazzi e due ragazze) addetti alla produzione. Riccardo resta però ancora oggi il creativo dell’azienda, l’esecutore materiale dei nuovi modelli progettati sempre insieme a Elena ed Andrea.

La storia di Riccardo inizia nella Firenze del 1938 in una famiglia numerosa di estrazione operaia e artigiana.
Il padre era intagliatore e intarsiatore del legno, la madre casalinga, bravissima e ricercata ricamatrice, il nonno era scultore di alabastro.
“Con queste premesse – diceva sempre Riccardo – il mio destino era in gran parte già segnato”.

Negli anni ’50 ebbe l’occasione di entrare in un circuito di scuola-lavoro integrando le attività pratiche presso le botteghe artigiane del centro storico con l’approfondimento scolastico pomeridiano. Questo lo spinse a iscriversi successivamente all’Istituto d’arte di Porta Romana dove si diplomò nel 1958.
Gli anni della ricostruzione offrivano molte opportunità di lavoro e Riccardo ebbe l’occasione in quegli anni di entrare in contatto con vari artisti, architetti e costruttori.
Nella bottega-studio dove lavorava Riccardo Marzi vennero realizzati vari manufatti in ceramica, pannelli in maiolica, bassorilievi, statue e complementi di arredo urbano, ancora presenti a Firenze, quando non sono andati distrutti con la piena dell’Arno del 1966.

“Purtroppo – ci dice Elena – nelle botteghe d’arte c’è sempre stata l’abitudine di lasciare nell’assoluto anonimato gli artefici delle opere che vengono collegate soltanto al nome dell’artista titolare della bottega.”

Fra le realizzazioni di Riccardo che ancora oggi possono testimoniare quel periodo c’è la Stele di San Giovanni conservata nel Convento delle Oblate e la realizzazione di alcuni particolari per i portali della Camera di Commercio, oltre a varie decorazioni di edifici privati.
Con soddisfazione Riccardo ricorda la sua partecipazione ai lavori degli arredi dell’ex Cinema Arlecchino in Via de’ Bardi a Firenze. Fu realizzato alla fine degli anni cinquanta e vide la partecipazione di vari artisti dell’epoca; inizialmente era un cinema per bambini, poi divenne sala a luci rosse e attualmente ospita un supermercato. Fortunatamente i decori, le ceramiche e i dipinti dell’epoca sono stati restaurati e conservati e sono ancora visibili fra gli scaffali di frutta e verdura.
Nel libro “Architettura e decorazioni dell’ex cinema Arlecchino nella Firenze degli anni Cinquanta” gli autori Mirella Branca e Daniele Rapino illustrano, tramite molte immagini a colori, le varie fasi del recupero dei bassorilievi e delle pitture dell’ex cinema che fu realizzato in quella particolare fase storica e creativa che vide la felice collaborazione fra industria e design. Tanti i nomi da ricordare, Arnaldo Miniati si occupò delle decorazioni in ceramica, mentre vari artisti della Firenze degli anni Cinquanta si occuparono della parte pittorica: Vinicio Berti, Adorno Bonciani, Mario Calderai, Giuliana Corsini, Marcello Guasti, Mario Innocenti, Silvio Loffredo, Mina Malvezzi, Mario Mariotti, Pirzio, Armando Vanni Cortecci.


La svolta professionale avviene per Riccardo dopo il sevizio militare; il mercato americano scopre il made in Italy e a Riccardo Marzi viene offerta una nuova opportunità interessante.
Un’azienda di Pisa gli affida la gestione di un reparto di produzione per realizzare, con la resina, imitazioni di complementi di arredo in stile. Servivano conoscenze in vari campi, ceramica, legno e tanta fantasia. Questo nuovo lavoro gli dà grandi soddisfazioni e il nuovo materiale stimola la sua creatività, tanto da spingerlo a cercare di realizzare qualcosa di completamente nuovo.